
Chiara Quartieri
Dirigente Psicologo UOC Prevenzione e Interventi Precoci
Referente Scuola
DSM ASL Roma1
Secondo l’OMS la promozione delle salute mentale nelle scuole può essere definita come l’insieme delle azioni intraprese per migliorare “lo stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti all’interno della società e adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni”.
Sostenere una cultura della salute mentale nelle scuole significa quindi promuovere un approccio scolastico globale, in grado di coinvolgere tutte le figure presenti per realizzare insieme un ambiente di supporto e di crescita che sia qualitativamente sano e positivo. Attraverso School for Health in Europe Foundation (SHE) che trova le sue origini nei principi della Carta di Ottawa del 1986, l’OMS, da oltre 25 anni, sostiene il concetto di “Scuole che Promuovono Salute” in cui viene sostenuto il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute al fine di migliorarla. Salute e benessere sono il risultato dell’interazione di più componenti: fisica, psicologica e sociale. In questa ottica Salute e Istruzione sono strettamente collegate essendo, infatti, dimensioni che incidono sul benessere economico e sociale di un Paese esercitando un notevole impatto sulle disuguaglianze sociali.
Coerentemente con le raccomandazioni internazionali, per promuovere la salute mentale a scuola è necessario perciò occuparsi non solo delle competenze individuali, ma avviare un processo che agisca anche sul clima e sulle relazioni, nonché sul contesto fisico e sociale in cui la scuola opera.
La UOC Prevenzione e Interventi Precoci (PIPSM) ha nelle scuole secondarie di secondo grado una lunga tradizione di Sportelli di Ascolto ed interventi nelle classi che si sono modificati nel corso degli anni con azioni rivolte a 52 Istituti e 112 plessi.
Questa costante collaborazione ha permesso di mantenere un contatto diretto anche durante l’emergenza Covid con l’attivazione di spazi di ascolto da remoto e la diffusione di webinar rivolti a tutti gli studenti, le famiglie e il personale scolastico. In questo modo gli interventi di prevenzione e promozione hanno raccolto le richieste degli studenti affrontando temi importanti anche in sinergia con gli altri servizi della Asl (Disturbi alimentari, Dipendenze, Disregolazione emotiva, sessualità) ottenendo più di 1300 visualizzazioni.
Il passaggio alla scuola secondaria di II grado rappresenta infatti un momento particolare nel percorso scolastico e nella crescita dei ragazzi, sia in termini di approccio a una realtà nuova, sia in termini di aggregazione al gruppo rappresentato dalla classe, dai docenti e dalla Scuola nel suo insieme.
Si tratta di un ulteriore passo verso la piena autonomia personale e lo sviluppo delle relazioni sociali, così importanti in questa fase della vita. In questo passaggio il gruppo dei pari può diventare una risorsa importante ed un luogo privilegiato dove confrontarsi con la necessità di regolazione emotiva. Tra i compiti evolutivi a cui devono faticosamente far fronte i ragazzi e le ragazze abbiamo infatti la costruzione dell’identità, il processo di separazione e individuazione rispetto alla famiglia e agli adulti di riferimento, l’ampliamento degli interessi e della rete di relazioni. Tutto questo comporta preziose opportunità ma anche vari elementi di rischio che possono far sperimentare fragilità, incertezza, aggressività, devianza.
Se infatti non si possiedono le necessarie strategie per affrontare il nuovo contesto il rischio è di non far parte del gruppo perdendo di fatto la possibilità di un confronto che aiuta ad acquisirne di nuove.
Questo ha un impatto anche sugli stessi processi di apprendimento. Persone con regolazione emotiva meno efficace o con una maggiore fragilità del Sé sono infatti soggette alla sperimentazione di situazioni maggiormente faticose e problematiche che possono favorire una più ampia dispersione scolastica.
La promozione delle salute mentale nelle scuole deve quindi avere come obiettivo quello di accompagnare i ragazzi in questo processo evolutivo caratterizzato sia da cambiamenti esterni e maggiormente visibili come la maturazione fisica corporea, quanto da quelli più interni neuronali, psichici e psicologici. Gli interventi promossi dal Servizio Pubblico devono rendere la scuola stessa un contenitore in cui sperimentare ed apprendere capacità di regolazione emotiva.
Con l’anno scolastico 2023-2024 il lavoro all’interno delle scuole promosso dalla UOC Prevenzione e Interventi Precoci (PIPSM) ha visto l’avvio di Progetti di Peer Education già in 12 Istituti. Sono stati individuati 210 studenti peer e 45 docenti coordinatori di progetto che promuoveranno azioni di prevenzione all’interno della propria scuola. In questo anno, in ciascuno dei 12 istituti coinvolti, è previsto in orario scolastico un corso di formazione rivolto agli studenti peer educator. Per i docenti è invece previsto un corso in orario pomeridiano rivolto contemporaneamente a tutti e 12 gli Istituti ( 2 coordinatori di progetto per ogni scuola) al fine di favorire una rete “inter-scolastica”.
La finalità è la co-costruzione di un progetto specifico che promuova il gruppo come fattore protettivo attraverso la sperimentazione e la condivisione di temi scelti dagli stessi studenti come la fiducia, la cooperazione e la comunicazione delle emozioni. Con il prossimo a.s scolastico i peer educator formati saranno così in grado, supportati dai docenti, di programmare interventi nelle classi del biennio favorendo l’accoglienza dei nuovi iscritti e supportandoli nella costruzione del gruppo classe. L’obiettivo è rendere gli studenti in particolare, ma tutta la scuola in generale, parte attiva della prevenzione e della promozione della salute mentale.
La Peer Education, essendo un modello relazionale di “educazione tra pari”, ha infatti lo scopo di sviluppare negli studenti un ruolo attivo all’interno del contesto scolastico, con la finalità di prevenire il disagio nelle sue diverse forme (comportamenti violenti, a rischio, bullismo, abbandono scolastico ecc.) attraverso la valorizzazione del sostegno tra pari con il passaggio da un atteggiamento individualistico alla possibilità di occuparsi del rapporto con i compagni condividendo esperienze e conoscenze. La sfida è rendere le differenze risorse e non pretesti per organizzare dinamiche di prevaricazione o esclusione.