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Nuovi linguaggi di tutela della memoria del patrimonio psichiatrico italiano

Introduzione

Nel mondo contemporaneo, la comunicazione visiva un ruolo di fondamentale importanza.
Attraverso la capacità di catturare momenti, raccontare storie e veicolare messaggi, queste
forme espressive possono plasmare la nostra percezione del presente e preservare il
passato per le generazioni future. In questo contesto, il materiale archivistico e le loro storie
emergono come strumenti educativi potenti e illuminanti per la costruzione del futuro. In
questo breve contributo, esploreremo come i nuovi linguaggi influenzano la tutela della
memoria e del patrimonio psichiatrico italiano, e come il lavoro di MENTE IN RETE, una rete
di Aziende Sanitarie, Fondazioni e Associazioni svolga un’essenziale attività di memoria sul
patrimonio che dispongono.

Il ruolo della fotografia e della comunicazione nel mondo di oggi

La fotografia, con il suo potere evocativo e la sua capacità di raccontare storie, è diventata
uno strumento cruciale nella comunicazione visiva di oggi. Attraverso l’obiettivo della
camera, siamo in grado di catturare istanti significativi e trasmettere emozioni complesse.
Ho iniziato nel 2006 un progetto di sensibilizzazione sul patrimonio manicomiale italiano,
proprio attraverso la fotografia, interamente visitabile al sito www.giacomodoni.com: è un
mezzo potente per documentare gli ambienti, gli oggetti e gli aspetti culturali legati
all’evoluzione della medicina nel corso del tempo. Attraverso le immagini, siamo in grado di
immergerci in un passato che altrimenti potrebbe essere dimenticato e di riconnetterci con le
loro preziose storie.

Tuttavia, la fotografia da sola non può trasmettere tutto il peso e la complessità delle
narrazioni che circondano la storia della psichiatria italiana. È qui che l’interveto dei nuovi
linguaggi narrativi svolgono un ruolo cruciale. Attraverso strategie di comunicazione efficaci,
siamo in grado di contestualizzare e interpretare le immagini, portando in primo piano gli
aspetti culturali, sociali e umani che hanno caratterizzato la pratica psichiatrica nel corso dei
decenni, ponendo riflessioni sul presente. La comunicazione in questo contesto non si limita
alla parola scritta, ma comprende anche forme di narrazione audiovisiva, come i podcast, le
storie, gli short, che permettono di ascoltare le voci di storici ed esperti. Questi mezzi
consentono una comprensione più approfondita e una connessione emotiva con il passato,
arricchendo il nostro patrimonio collettivo di conoscenza e sensibilità e allargandosi a nuovi
spazi di pubblico mai interfettati.

L’archivio e la storia come strumento educativo del futuro

La storia e l’archivio non sono solo testimonianze del passato, ma rappresentano anche
strumenti educativi di grande valore per il futuro. Attraverso la conoscenza delle esperienze
e delle pratiche passate nella psichiatria italiana, siamo in grado di comprendere meglio il
presente e di costruire un futuro più cosciente e inclusivo. L’archivio diventa un tesoro di
informazioni, un deposito di conoscenza che può essere utilizzato per promuovere la
consapevolezza, la comprensione e la sensibilità verso le questioni legate alla salute
mentale.

L’educazione basata sulla storia e sull’archivio consente di superare stereotipi e pregiudizi
che spesso circondano il campo della psichiatria. Attraverso la conoscenza del passato,
possiamo contestualizzare le pratiche e i trattamenti utilizzati in epoche diverse,
comprendendo meglio i progressi scientifici e le sfide che hanno caratterizzato la disciplina
nel corso dei secoli. Questo tipo di approccio educativo favorisce la riflessione critica,
stimola il dialogo e promuove l’emergere di nuove prospettive nel campo della salute
mentale.

MENTE IN RETE: Una rete per la tutela attiva del patrimonio
psichiatrico italiano

MENTE IN RETE rappresenta una solida e impegnata rete di Aziende Sanitarie, Fondazioni
e Associazioni che si dedicano alla tutela attiva del patrimonio psichiatrico italiano. In qualità
di coordinatore della comunicazione di questa rete, ho l’opportunità di contribuire al
mantenimento e alla diffusione di un patrimonio culturale prezioso e di suggerire e
sperimentare proprio quelle nuove forme divulgative che permettono una migliore diffusione
del patrimonio.

Il primo strumento che abbiamo scelto di utilizzare è stato il blog, uno spazio di condivisione
contenuti testuali e di interazione in cui i lettori possono commentare, condividere e
partecipare alla conversazione. Ci siamo muniti di una piattaforma di newsletter e,
ultimamente, abbiamo esplorato la dimensione del Podcast, debuttando ad Archivissima23
[https://www.archivissima.it/oggetti/3091-cronache-deistituzionalizzate-aspettando-i-100-di-b
asaglia-1924-2024 ]. Attraverso questa forma di narrazione audio, abbiamo la possibilità di
condividere storie personali, esperienze e conoscenze, offrendo un’esperienza di ascolto
coinvolgente ed estremamente pratica. I podcast consentono di immergersi nelle voci dei
protagonisti fornendo uno sguardo autentico e intimo sulle realtà della psichiatria italiana.
Questo medium ci permette di raggiungere un pubblico ancora più ampio e di sensibilizzare
sulle questioni legate alla salute mentale in modo accessibile e coinvolgente.
Tuttavia, la comunicazione non si ferma qui. L’evoluzione narrativa apre nuove frontiere e ci
porta a studiare nuove frontiere comunicative come quella del gaming. La gamification,
ovvero l’applicazione di elementi di gioco in contesti non ludici, si sta rivelando una
promettente forma di sensibilizzazione. Sto lavorando dal 2012 a un gioco da tavolo che
racconti l’impresa della 180, ricreando l’azione deistituzionalizzatrice negli spazi manicomiali
dove, le figure che fanno parte del network, svolgono attività culturali e di divulgazione.
Attraverso la creazione di queste esperienze è possibile trasmettere messaggi, rompere il
tabù legato alla salute mentale e stimolare una comprensione più approfondita delle sfide
che le persone affrontano quotidianamente. Questa nuova frontiera ci offre un potenziale
straordinario per coinvolgere un pubblico più giovane e instaurare un dialogo aperto sulla
psichiatria e la salute mentale.

Oltre ai podcast e al gaming, MENTE IN RETE organizza convegni, incontri e mostre come
mezzi primari di contatto con il pubblico. Questi eventi offrono la possibilità di interagire
direttamente con i protagonisti di questi luoghi e di pianificarre nuova azioni di valorizzazione
condivisa del patrimonio, mettendo l’expertise di ognuno dei membri a disposizione degli
altri.

Conclusioni

La fotografia e la comunicazione digitale svolgono un ruolo fondamentale nella tutela della
memoria del patrimonio sulla storia della psichiatria italiana. Attraverso la capacità di
catturare momenti e raccontare storie, la fotografia ci permette di preservare e condividere il
passato, creando un ponte tra le generazioni e promuovendo la comprensione del presente.
L’archivio e la storia, come strumenti educativi, ci offrono l’opportunità di imparare dagli errori
e dai successi del passato, al fine di costruire un futuro più consapevole e inclusivo nel
campo della salute mentale. MENTE IN RETE rappresenta una rete di Aziende Sanitarie,
Fondazioni e Associazioni che svolgono un ruolo attivo nella tutela del patrimonio
psichiatrico italiano. Attraverso l’utilizzo di podcast, mostre, convegni e incontri, questa rete
si impegna a comunicare le storie e le esperienze legate alla psichiatria italiana,
valorizzando il patrimonio, stimolando il dialogo, promuovendo e sensibilizzando sul tema
salute mentale.

Guardando al futuro, l’evoluzione tecnologica ci offre nuovi strumenti per svolgere una
comunicazione più capillare e diretta. I podcast e il gaming si profilano come mezzi
innovativi per coinvolgere un pubblico più ampio e creare una maggiore consapevolezza
sulla salute mentale. L’importanza di eventi come convegni, incontri e mostre rimane
fondamentale per permettere un contatto diretto con il pubblico, stimolare la riflessione e
creare spazi di dialogo aperti e inclusivi, oltre a garantire una pianificazione di progetti
condivisi.

Attraverso l’impegno di network come MENTE IN RETE, possiamo preservare la memoria
del patrimonio sulla storia della psichiatria italiana e promuovere una maggiore
consapevolezza e comprensione delle sfide legate alla salute mentale. Perché soltanto
attraverso la conoscenza e la sensibilizzazione possiamo costruire un futuro migliore per
tutti.

Giacomo Doni, designer e creativo per la salute mentale

www.giacomodoni.com

www.menteinrete.it

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