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Il ruolo del CRARL nella Liver Transplant Unit

(a cura di Fabio Attilia e Roberta Ledda)

 

Il Centro di Riferimento Alcologico delle Regione Lazio vanta una cooperazione ormai ventennale con la Liver Trasplant Unit dell’Azienda Policlinico Umberto I, proseguita anche dopo il 2019 quando le competenze del Centro sono state trasferite alla ASL Roma 1. Il CRARL ha mantenendo così i compiti Istituzionali orientati alla collaborazione con il Policlinico Umberto I, sia per quanto riguarda l’individuazione, la diagnosi e il trattamento dei pazienti con Disturbo da Uso di alcol che per le consulenze erogate nell’ambito della valutazione di eventuale trapianto d’organo.

I pazienti vengono inviati presso l’ambulatorio trapiantologico del CRARL dai colleghi gastroenterologi e/o chirurghi del Gruppo Trapianti, con la richiesta di monitorare l’astensione dagli alcolici da parte del paziente deputato all’inserimento nella lista d’attesa per il trapianto epatico durante tutto il percorso di valutazione pre e post intervento.

 

A tale fine sono previsti diversi incontri suddivisi in quattro fasi:

 

  • Fase I: monitoraggio prima dell’inserimento in lista d’attesa per il trapianto epatico;
  • Fase II: monitoraggio durante l’attesa in lista;
  • Fase III: monitoraggio in fase immediatamente post-operatoria;
  • Fase IV: monitoraggio a lungo termine (follow up) in seguito all’intervento di trapianto.

 

Primo compito del team alcologico del CRARL è quello di poter escludere la presenza di un Disturbo da Uso di Alcol, in tal caso (con una prima visita ambulatoriale o in consulenza, attraverso un colloquio che il paziente sostiene durante l’eventuale degenza nei reparti deputati al ricovero) si procede a ratifica dell’assenza di malattia e quindi il paziente non viene inviato al follow-up.

Quando viene individuato un paziente con DUA, o che abbia comportamenti a rischio, si procede alla presa in carico secondo le fasi sopra indicate che di seguito vengono meglio descritte.

 

Fase I: monitoraggio prima dell’inserimento in lista d’attesa per il trapianto epatico

 

La cadenza degli incontri varia a seconda dello stato motivazionale del paziente e della presenza o meno di ricadute/scivolate. Nel caso in cui il paziente presenti un intake attivo, l’equipe può prevedere un ricovero in regime di Day Hospital per disintossicazione e riabilitazione.

 

In questa fase vengo valutati:

  • Alcolemia e parametri vitali
  • Anamnesi alcologica (CAD, CTD)
  • Anamnesi tossicologica
  • Valutazione della documentazione clinica con esami specifici
  • Valutazione psicologica (colloquio clinico e valutazione psicodiagnostica)

 

Fase II: monitoraggio durante l’attesa in lista

Questa fase è identica alla precedente dal punto di vista clinico. I colloqui psicologici verteranno sulle aspettative del paziente riguardo il futuro intervento.

 

 

 

Fase III: monitoraggio in fase immediatamente post-operatoria

In questa fase il paziente, che ha subito da poco l’intervento di trapianto, risulta ospedalizzato, è ricoverato presso il reparto di Chirurgia del Policlinico Umberto I e viene seguito dal punto di vista delle terapie farmacologiche e nella riabilitazione dai colleghi della Chirurgia e della Gastroenterologia. Al CRARL, in questo periodo di degenza, così delicato per il paziente, spetta il compito di mantenere la costanza della relazione supportando il paziente dal punto di vista alcologico.

Fase IV: monitoraggio a lungo termine in seguito all’intervento di trapianto.

Il paziente continua il follow up presso il CRARL con l’obiettivo di mantenere l’astinenza e monitorare, dal punto di vista medico e psicologico, il suo stato clinico, organico ed emotivo. Oltre alle ricadute/scivolate, in questa fase possono insorgere sindromi ansiose o depressive, e vi può essere, a causa dello stress post-trapianto, un peggioramento di patologie psichiatriche preesistenti.

Pertanto verranno fissati con il paziente appuntamenti con frequenza da mensile a trimestrale. Trascorso l’anno tali appuntamenti di controllo si diraderanno nel tempo, in base all’andamento del percorso riabilitativo.

 

 

Tutte le fasi, comprese le eventuali consulenze medico/psicologiche effettuate presso i reparti di degenza, prevedono il coinvolgimento ove possibile della famiglia del paziente o di un eventuale caregiver.

Attualmente il team alcologico dedicato alle valutazioni trapiantologiche è composto da 2 medici (gastroenterologo e internista) e 2 psicologi, con 2 sedute ambulatoriali dedicate a settimana.

Il CRARL si occupa inoltre della ratifica del nulla osta alla prosecuzione dell’iter al momento dell’inserimento attivo in lista d’attesa per il trapianto di fegato.

 

 

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